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Premessa

La lungimirante opera di restauro della quadreria D'ORIA (1) di Ciriè ha fatto rifiorire in tutta la sua opulenza la raffinata vivacità dei personaggi ritratti nelle fogge più varie, con le loro armature, le divise, le policrome vesti cerimoniali, gli abiti monacali e talari, i ricchi abbigliamenti delle nobildonne.

Questo revival crea simpatia e curiosità per i personaggi e per la loro storia che, in effetti, già si profila osservando gli atteggiamenti, gli abiti e i simboli impressi nelle tele.

Questa curiosità induce ad indagare nella vasta letteratura storica, negli archivi per ricercare ciò che interessa: un brevissimo sunto delle vicende da una Casata nel contesto di un'epoca irripetibile.

Sono fatti e situazioni sepolte nelle pieghe del tempo che nel suo divenire sembra annullare tutto ciò che è stato.

Ma ciò che è stato, nel bene e nel male, ha coinvolto i nostri padri, i nostri nonni, i nostri avi: nel passato ci sono le nostre radici.

Avvicinarsi ad esso con umiltà , senza pregiudizi e senza faziosità , significa certamente conoscere meglio noi stessi.

(1) In appendice breve commento sulla grafia del nome del casato.

Armando Pellegrino